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La ricerca rivela, sia a livello europeo che nazionale, un contesto sociale e culturale non solo ancora poco pronto a valorizzare le differenze religiose e culturali, ma che fa ancora fatica perfino a riconoscere i diritti dei cittadini portatori di queste differenze.

A livello europeo e nazionale non sono molte le città e i territori che hanno adottato piani integrati di azioni di contrasto alla discriminazione su base etnica/religiosa a livello locale. Ancora più rari sono i casi in cui il piano integrato ha adottato una prospettiva di genere. In Europa, l’esempio più compiuto è il Piano d’Azione contro l’islamofobia della città di Barcellona. Nel nostro paese, alcuni esempi sono quelli dei Comuni di Bergamo, Bologna e Torino. Segnali molto positivi arrivano dai Comuni che hanno avviato il dialogo e il confronto con le comunità e le associazioni islamiche, collaborando con i loro rappresentanti, riconoscendone i diritti di cittadinanza effettivi e cercando di superare il confine dell’ordine pubblico e della sicurezza: in molti casi questi percorsi hanno avuto successo, hanno messo in luce il contributo e il valore che le associazioni e le comunità islamiche possono avere nello sviluppo culturale e sociale della città e del territorio.

Emerge il forte impegno profuso dalle associazioni che si adoperano nei territori non solo per essere “riconosciute” ma per contribuire allo sviluppo locale in ottica interreligiosa, dimostrandosi una risorsa preziosa non solo per la popolazione di fede islamica ma per tutta la collettività.

È importante, quindi, far conoscere queste esperienze, analizzarne obiettivi e metodologie adottate, risultati ottenuti, ripercorrerne il processo di progettazione e realizzazione con l’obiettivo di diffonderle e renderle pratiche ordinarie, presenti in tutti i comuni italiani e in tutto il nostro territorio per garantire equità di diritti a tutti i cittadini residenti.  

In questa direzione si colloca la formazione di Amministratori e funzionari locali del progetto LADIS e la sperimentazione di politiche e pratiche antidiscriminatorie nei confronti della popolazione di fede islamica, con l’obiettivo di far conoscere non solo a amministratori e funzionari ma anche alla popolazione i contenuti e i riti della fede islamica e contribuire alla riflessione sul ruolo della donna. 

Leggi il report cliccando qui sotto! yes

Rapporto di ricerca progetto LADIS

 

#Equità #Inclusione #Futuro