L’Unione Europea ha individuato nella formazione continua una strategia per affrontare i grandi cambiamenti del mercato del lavoro mondiale e il fenomeno della disoccupazione (Lisbona 2000). Tali obiettivi promuovono regole ‘proattive’ del mercato del lavoro che favoriscono l’adattabilità di imprese e lavoratori, e interventi per l’accesso alla formazione, con particolare riguardo alle aziende che ne fanno poca e alle fasce deboli che rischiano di non beneficiarne.
In particolare la strategia del Lifelong Learning, adottata a livello comunitario richiede ai paesi membri di affrontare due sfide: assicurare un adeguato livello di investimenti in formazione incoraggiando anche la spesa privata; assicurare una partecipazione più ampia possibile ad attività di formazione da parte degli adulti e in particolare degli strati di popolazione cosiddetti “deboli”. Tra le varie soluzioni adottate a livello europeo (Gran Bretagna, Svezia, Paesi Bassi, Spagna) vi è la modalità di finanziamento dell’ILA (Individual Learning Account), da cui prende spunto la sperimentazione italiana. Nel 2004, anche in Italia è stata avviata l’ILA, con un progetto interregionale sulla sperimentazione della Carta di Credito Formativo Individuale (CCFI) finalizzata ad introdurre tale misura in Toscana, Umbria e Piemonte.
La Carta si inserisce in un contesto in cui le fasce deboli della popolazione, che mediante l’acquisizione di nuove competenze potrebbero migliorare le proprie condizioni di lavoro e di vita, sono in realtà coloro che meno accedono alla formazione. La Carta ha infatti l’obiettivo esplicito di sollecitare le persone a partecipare alla costruzione del proprio processo formativo e allo sviluppo della propria occupabilità, assegnando al sistema pubblico locale il ruolo di regolazione e facilitazione degli scambi tra attori del territorio.
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione, ha inoltre promosso un progetto di supporto alle Amministrazioni Provinciali che sperimentano lo strumento ILA. Studio COME è stato parte della partnership che ha lavorato con la finalità di:
– Costruire un sistema unico di raccolta dati per il monitoraggio delle carte avviate;
– Creare una comunità di pratiche per supportare gli operatori nella gestione della carta;
– Diffondere le esperienze e i risultati della sperimentazione per sensibilizzare gli attori coinvolti a livello locale e i referenti Provinciali e Regionali a livello nazionale;
– Valutare l’impatto della carta da un punto di vista formativo e occupazionale;
– Definire un modello di gestione della carta trasferibile anche in altri contesti territoriali;
– Promuovere lo scambio di esperienze a livello europeo.
Coordinatore di Progetto: Ernst & Young Financial Business Advisors S.p.A.