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L’implementazione di un sistema di certificazione della parità di genere è un obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), assegnato al Dipartimento per le pari opportunità. Questo sistema mira a stimolare le imprese pubbliche e private a adottare politiche che riducano il divario di genere, concentrandosi su aree critiche come le opportunità di crescita, la parità salariale e la tutela della maternità.

Il sistema è regolato dalla legge n. 162 del 2021 (legge Gribaudo) e dalla legge n. 234 del 2021 (legge di Bilancio 2022). Nel marzo 2022, l’UNI ha pubblicato una prassi di riferimento (UNI/PdR 125:2022) per stabilire linee guida e indicatori (KPI) riguardanti le politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

La certificazione di genere, sebbene non obbligatoria, potrebbe rappresentare uno strumento efficace per ridurre il divario di genere in Italia, che nel 2023 si trovava al 79° posto su 146 paesi nel Global Gender Gap Report. La certificazione potrebbe stimolare meccanismi aziendali che non solo generano valore economico, ma promuovono anche la cultura aziendale e manageriale, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più inclusivo.

In sostanza, la certificazione rappresenta un processo per migliorare la gestione delle risorse aziendali, ottenere riconoscimenti economici e di immagine, e ridurre le disuguaglianze di genere.

Perchè certificarsi? 

Un’azienda dovrebbe ottenere la certificazione della parità di genere per diversi motivi: migliora la sua reputazione, attrae talenti di alta qualità e diversificati, aumenta la motivazione e la produttività dei dipendenti, e contribuisce a creare un ambiente di lavoro più equo e inclusivo. Inoltre, il riconoscimento della parità di genere può favorire vantaggi competitivi, opportunità di finanziamento e collaborazioni.

vantaggi immediati della certificazione includono:

Esonero contributivo: Le aziende con la certificazione sono esentate dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo dell’1% e con un limite di 50.000 euro per azienda (esclusi premi INAIL e altre contribuzioni non previdenziali), come stabilito dal Decreto 20 ottobre 2022.

Punteggio premiale: Le aziende certificate ottengono un punteggio aggiuntivo per la valutazione di progetti che richiedono aiuti di Stato, facilitando l’accesso a finanziamenti europei, nazionali e regionali.

Agevolazioni per contratti con la pubblica amministrazione: Il nuovo codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n. 36/2023) prevede che le amministrazioni pubbliche attribuiscano un punteggio maggiore alle aziende con la certificazione di parità di genere nei bandi di gara. Inoltre, è prevista una riduzione percentuale della garanzia fideiussoria per tali contratti.

In sintesi, la certificazione offre vantaggi economici, finanziari e reputazionali, rendendo le aziende più competitive e attrattive sul mercato.

Come si ottiene la Certificazione?

La certificazione della parità di genere è volontaria e può essere richiesta da aziende pubbliche o private. Viene rilasciata da organismi di certificazione accreditati presso Accredia, che operano secondo la prassi UNI/PdR 125:2022, pubblicata il 16 marzo 2022 da UNI, e che stabilisce i criteri, le prescrizioni tecniche e gli elementi necessari per ottenere la certificazione.

La prassi UNI/PdR 125:2022 prevede l’adozione di specifici indicatori (KPI) in sei aree di valutazione per misurare l’inclusività e il rispetto della parità di genere nelle imprese:

Cultura e strategia

Governance

Processi Human Resources

Opportunità di crescita e inclusione delle donne

Equità remunerativa per genere

Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Ogni area ha un peso percentuale che contribuisce al punteggio complessivo. Per ottenere la certificazione, l’azienda deve raggiungere almeno il 60% del punteggio totale. La certificazione ha validità triennale e richiede un monitoraggio annuale per garantire il miglioramento continuo.

Il servizio

Informare e sensibilizzare le imprese sulla parità di genere, promuovendo la certificazione della parità di genere tramite un servizio di consulenza.

CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO:

1. Sensibilizzazione Propedeutica alla Certificazione di Genere

Inquadramento: Introduzione alla parità di genere in azienda.
Strategia e legislazione di riferimento: Analisi delle normative e politiche pertinenti.
Gestione aziendale in chiave di genere: Come integrare la parità di genere nella gestione aziendale.

2. Accompagnamento Tecnico al Processo Certificatorio

Analisi organizzativa e dei processi aziendali: Studio dei processi aziendali attuali.
Verifica della coerenza dei processi con la parità di genere: Esame della conformità ai requisiti di genere.
Superamento dei gap normativi: Identificazione e correzione delle discrepanze tra i processi aziendali e le normative sulla parità di genere.
Validazione dei nuovi processi: Convalida dei nuovi processi e strumenti per la certificazione.

3. Formalizzazione della Certificazione di Genere (Visita di Certificazione)

Supporto alla scelta dell’ente di certificazione: Assistenza nella selezione dell’ente certificatore.
Affiancamento durante la verifica di certificazione: Supporto per garantire la conformità agli standard UNI/PdR 125:2022.

4. Supporto alla Comunicazione della Rinnovata Mission Aziendale

Diffusione esterna: Supporto per promuovere l’azienda come esempio di buona prassi e migliorare la visibilità.

COSTI DEL SERVIZIO:

Inclusi nel costo:

Tutte le attività di consulenza descritte (formazione base inclusa).

Esclusi dal costo:

Costo del primo Audit interno per la certificazione.
Costo dell’Ente di Certificazione.
Costo per il mantenimento della certificazione.
Costo per eventuali piani formativi aggiuntivi per una diffusione interna più ampia della conoscenza del percorso.